Fagiolo della Regina di Gorga, nuovo presidio slow food Cilentano
Il Fagiolo della Regina di Gorga è il nuovo presidio slow food del Cilento. La notizia è stata comunicata dalla stessa fondazione che ha inserito il Fagiolo della Regina di Gorga tra i presidi slow food.
Cos’è il Fagiolo Regina di Gorga
Il Fagiolo Regina di Gorga è un’antica varietà di fagiolo bianco rampicante che nasce a Gorga, frazione del Comune di Stio. I fagioli della regina contengono elevati valori funzionali sia per la sua composizione polifenolica che per le attività antiossidante. Queste qualità lo hanno reso, prima oggetto di studio della CREA, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, poi Presidio Slow Food. Il Fagiolo della Regina è il terzo fagiolo Presidio Slow Food del Cilento, insieme a quello di Controne e a quello di Casalbuono.
L’origine del nome Fagiolo della Regina
Il nome del Fagiolo di Gorga deriva da una legenda legata alla Regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo. Si narra, infatti, che la Regina Maria Carolina fosse ghiotta del legume di Gorga. Questo fa capire come il Fagiolo fosse già popolare nell’epoca borbonica.
Le caratteristiche del Fagiolo della Regina
Il Fagiolo di Gorga sembra una perla se non fosse altro che sia di forma tondeggiante. Il colore è bianco perlaceo e presenta una buccia (o meglio cuticola) molto sottile. Al palato la polpa è compatta ed ha un sapore dolce. Altro punto a suo favore l’elevata digeribilità del legume. Il Fagiolo della Regina di Gorga lo ritroviamo nei “ciccimmaretati” la pietanza tipica locale che presenta ben sette tipi di legumi e cereali, diventando il piatto simbolo di una delle manifestazioni enogastronomiche del Cilento, appunto i Ciccimmaretati. I Fagioli di Gorga possono essere gustati anche in piatti tipici come la pasta e fagioli o l’insalata con i fagioli della regina sbollentati, piatti che ne esaltano la sua dolcezza.
L’area di produzione dei Fagioli di Gorga ricade nei comuni di Stio, Magliano Vetere, Campora, Orria e gioi.
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