Cilento, 10 cose da vedere e fare nel Parco del Cilento

Il Cilento è un posto meraviglioso dove, in poco tempo, puoi passare dal mare alla montagna e godere della natura incontaminata del Parco Nazionale del Cilento. Inutile dire quanto io sia legato al territorio cilentano, tanto da aver creato questo blog. Le 10 cose da fare e vedere nel Cilento sono racchiuse nell’area territoriale centrale del Cilento, quindi non sono presenti i luoghi del Vallo di Diano, degli Alburni, della Piana del Sele, del così detto Alto Cilento e del Golfo di Policastro.

1 – Punta del Telegrafo

Punta del Telegrafo è una delle zone più suggestive della Costa del Cilento. Situata a sud della costa di Ascea, Punta del Telegrafo, divide la spiaggia sabbiosa di Ascea Marina dalle rocce della scogliera di Ascea. Punta del Telegrafo prende il nome dalla Torre saracena omonima presente sul promontorio. Sul promontorio di Punta del Telegrafo è presente anche un percorso molto suggestivo, il sentiero degli Innamorati, dal quale si ha una vista spettacolare su buona parte della costa cilentana.

2 – Le Gole del Calore

Le Gole del Calore sono una delle meraviglie del Cilento. Il fiume Calore, nel corso degli anni, ha scavato le rocce, creando delle vere e proprie gole. Le Gole del Calore si trovano a Felitto, in località Remolino, ed è possibile svolgere numerose attività, dalla canoa al trekking, ma anche ristori e picnic, oltre a fare il bagno nel fiume Calore.

3 – Il borgo abbandonato di San Severino di Centola

Il borgo medievale abbandonato di San Severino di Centola è un’altra meraviglia del Cilento. Il paese, abitato fino a qualche decina di anni fa, è un vero e proprio borgo medievale, con palazzi baronali, chiese e abitazioni antiche, castelli e torri, anche se di questi ultimi sono rimasti solo le fondamenta e alcuni ruderi. Un borgo incantato che affaccia sulla valle del fiume Mingardo, su quello che viene definito il Canyon Cilentano.

4 – Il Pianoro di Ciolandrea

Il Pianoro di Ciolandrea è una delle più belle terrazze dove sia stato. Il belvedere di San Giovanni a Piro offre un affaccio su ben 4 regioni, a partire dalla Campania con la Costa della Masseta e il Golfo di Policastro. ma anche la Basilicata con il Cristo di Maratea, la Calabria e la Sicilia. Dell’isola siciliana è possibile scorgere, in giornate particolarmente limpide, l’arcipelago delle Eolie. Dal Pianoro di Ciolandrea è possibile raggiungere alcune spiagge di Scario, come la spiaggia del Marcellino, tramite numerosi sentieri che prendono il via proprio dal belvedere di San Giovanni a Piro.

5 – Il Monte Gelbison

Il Monte Gelbison o Monte Sacro è una tappa obbligata per tutti i fedeli che si recano nel Cilento. Il Santuario della Madonna del Monte Sacro è una delle vette più alte della Campania, posto a oltre 1.700 metri sul livello del mare domina su tutto il Cilento costiero, regalando viste e panorami mozzafiato. Il Monte Gelbison si trova nel territorio del comune di Novi Velia, a pochi passi da Vallo della Lucania. La vetta è raggiungibile sia con l’automobile, gli ultimi 100 metri di dislivello però sono percorribili solo a piedi da una lunga scalinata, sia tramite sentieri.

6 – La costa degli Infreschi e della Masseta

La costa degli Infreschi e della Masseta è una delle coste più belle d’Italia. Alcune delle sue cale hanno vinto più volte il premio di spiaggia più bella d’Italia di Legambiente. Lungo la Costa degli Infreschi, infatti, troviamo Cala Bianca e Baia degli Infreschi, ma anche la spiaggia del Pozzallo. La costa può essere visitata tramite imbarcazioni a mare, ma anche percorrendo un sentiero, abbastanza agevole, che porta su tutte e tre le spiagge più famose della Costa degli Infreschi.

Subito dopo gli Infreschi, troviamo la Costa della Masseta. Con gli Infreschi rappresenta l’area marina protetta Costa della Masseta e degli Infreschi. La Costa della Masseta anch’essa è visitabile via mare e solo alcune spiagge sono raggiungibili tramite sentieri, alcuni anche impegnativi, come il sentiero del Marcellino che parte dal Pianoro di Ciolandrea.

7 – Roscigno Vecchia

Roscigno Vecchia è uno dei borghi più affascinanti del Cilento. Situato nel cuore del Parco, è un museo a cielo aperto. Il borgo abbandonato all’inizio del 1900, è abitato da un solo uomo, Giuseppe Spagnuolo, il guardiano del paese fantasma. I vicoli conducono all’interno della storia rurale del Cilento e la piazza con l’abbeveratoio è un simbolo del borgo.

A poca distanza da Roscigno Vecchia troviamo un’altra meraviglia da non perdere, le Sorgenti del Sammaro. Situate ai piedi di Sacco, paese confinante con Roscigno, rappresentano un viaggio meraviglioso nella natura.

8 – Il borgo marino di Pioppi

Il borgo marino di Pioppi è uno dei più affascinanti della costa del Cilento. Il paese è molto piccolo e accogliente, con un lungomare meraviglioso. La costa è prettamente rocciosa, con spiagge per lo più ciottolose anche se al centro di Pioppi è possibile trovare un po’ di sabbia. Pioppi, poi, è la patria della Dieta Mediterranea. Qui lo scienziato Ancel Keys ha studiato i benefici dell’alimentazione mediterranea rendendo celebre la Dieta del Cilento. Al centro di Pioppi è situato anche il Museo della Dieta Mediterranea, all’interno del Palazzo Vinciprova, dove troviamo anche il Museo del Mare.

9 – Il borgo medievale di Pisciotta

Pisciotta è un borgo incantato al centro della Costa del Cilento. Visitando il Borgo medievale di Pisciotta sembra di tornare indietro nel tempo. Il borgo di Pisciotta è una vera e propria terrazza sul mare. La Marina è un piccolo borgo marinaro dove ancora sono presenti i pescatori che utilizzano tecniche antiche di pesca, come la menaica. Di Marina di Pisciotta, infatti, è il famoso presidio Slow Food delle Alici di Menaica.

10 – Il Parco Archeologico di Paestum e gli Scavi di Velia

Il Parco Archeolgico di Paestum e Velia rappresenta delle più antiche testimonianze della Magna Grecia in Italia. A Elea, dove oggi troviamo gli Scavi di Velia, situata nel comune di Ascea, è nata la scuola eleatica. Qui, infatti, sono nati e hanno vissuto, Parmenide e il suo discepolo Zenone noto per il paradosso di Achille e la Tartaruga. Velia è famosa anche perché qui è stato rinvenuto il primo arco a tutto sesto costruito in Italia, la rinomata Porta Rosa.

Più conosciuto, invece, il Parco Archeologico di Paestum, grazie ai suoi Templi, tra i meglio conservati dell’antica Grecia. Dal  2020, gli Scavi di Velia, insieme agli Scavi di Paestum sono confluiti nel Parco Archeologico di Paestum e Velia. Per visitarli è necessario acquistare il biglietto unico che da la possibilità di visitare entrambi i parchi Archeologici.

Visitare il Parco Archeologico di Velia come quello di Paestum si impiega un paio d’ore, e ne vale assolutamente la pena.

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Biagio Cafaro

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