Il santuario di Sant’Agnello Abate nel Cilento è situato a Rodio, nel comune di Pisciotta. La chiesa parrocchiale è stata elevata a santuario nel 2009. ma il culto di Sant’Agnello Abate è presente nel Cilento, e in particolare a Rodio, da oltre 500 anni.
Sant’Agnello Abate, santo patrono di Rodio, sarebbe nato nel 535 da una ricca famiglia napoletana. Ha vissuto gli anni della giovinezza come eremita in una grotta nei pressi di una cappella dedicata alla Madonna e, successivamente, nell’antica chiesa di Santa Maria Intercede.
Dopo la morte dei genitori, dai quali ereditò la loro ricchezza, Agnello iniziò a usare il denaro ereditato per varie opere caritatevoli, tra cui la realizzazione di un ospedale per i poveri.
Agnello divenne molto importante per Napoli e raggiunse la massima popolarità quando riuscì a sventare il saccheggio di Napoli durante le invasioni barbariche nel 581.
In seguito a tale impresa, Sant’Agnello lasciò Napoli per via dell’eccessiva popolarità. Si trasferì prima a Monte Sant’Angelo per poi stabilizzarsi a Guarcino, nella Ciociaria. Dopo 7 anni trascorsi a Guarcino, dove attualmente è presente un santuario dedicato a Sant’Agnello Abate, tornò a Napoli. Nella sua città natale divenne quindi prima agostiniano e poi sacerdote del monastero di San Gaudioso. Agnello divenne abate proprio dell’omonimo monastero fondato dal vescovo di Abitine, Settimio Celio Gaudioso. La sua morte avvenne il 14 dicembre 596 all’età di 61 anni.
Il culto di Sant’Agnello Abate è nato poco dopo la sua morte a Guarcino, paese in provincia di Frosinone che l’ha ospitato per 7 anni. Nel X secolo, in seguito all’usanza di attribuire un patrono alle città, Sant’Agnello fu proclamato patrono di Guarcino.
È passato poco tempo prima che fosse venerato anche in Campania, grazie della sua popolarità a Napoli. Proprio a Napoli è divenuto compatrono e in città è presente il busto reliquiario di epoca seicentesca contenente la mascella e la gola di Sant’Agnello, nella Cappella di San Gennaro. Tradizione vuole che anche il suo corpo sarebbe sepolto nella Chiesa di Sant’Agnello Maggiore a Caponapoli.
Il culto di Sant’Agnello Abate si sarebbe diffuso anche in provincia di Napoli, precisamente a Sant’Agnello, paese della penisola sorrentina che prende il nome dal santo.
Il culto di Sant’Agnello Abate è molto diffuso anche nel Cilento, in particolar modo a Rodio, dove è Santo Patrono dall’inizio del XV secolo.
Il culto di Sant’Agnello Abate a Rodio ha origini antiche. Le prime testimonianze datano la nascita del culto di Sant’Agnello Abate a Rodio agli inizi del XV secolo, presso la parrocchia omonima edificata dai Cavalieri di Malta, testimonianze riportate da Matteo De Bartolomeis in “L’Abate S. Agnello”. Sant’Agnello Abate santo patrono di Rodio è molto venerato nel piccolo paese del comune di Pisciotta. Il santo, infatti, viene festeggiato ben 3 volte all’anno. Numerosi sono gli abitanti di Rodio che portano il suo nome nelle varianti di Aniello e Anella. Da Rodio il culto di Sant’Agnello Abate si è diffuso nel Cilento, prima a Pisciotta nel 1891, poi a Vallo della Lucania agli inizi del ‘900, a Pellare intorno al 1920 e ad Ascea e Ascea Marina negli anni settanta.
La parrocchia di Sant’Agnello Abate di Rodio è stata elevata a santuario diocesano il 30 luglio 2009. L’allora vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, Monsignor Giuseppe Rocco Favale, firmò il decreto di nomina a Santuario della chiesa parrocchiale di Sant’Agnello Abate di Rodio. Il santuario di Sant’Agnello Abate è “Dedito alla promozione, al sostegno e alla difesa della vita nascente”.
Come detto Sant’Agnello Abate viene festeggiato dalla popolazione rodiana ben tre volte l’anno.
Una delle principali attrazioni dei festeggiamenti in onore di Sant’Agnello Abate a Rodio è la processione che si svolge lungo tutto il paese. Sia il 14 dicembre, che il 31 maggio e, soprattutto l’8 agosto, la processione avviene nell’orario consueto del pranzo. Il santo, infatti, viene accompagnato per tutto il paese durante le ore più calde della giornata, tra le preghiere dedicate a Sant’Agnello Abate e la musica festante della banda di turno.
Il 30 luglio 2019 è stato festeggiato il decennale dell’elevazione a Santuario della chiesa parrocchiale di Rodio dedicata a Sant’Agnello Abate.
I solenni festeggiamenti per il decennale dell’elevazione a santuario della parrocchia di Sant’Agnello Abate di Rodio sono iniziati alle 17.30 con l’arrivo elle Confraternite di Sant’Agnello Abate e il vescovo della diocesi di Vallo della Lucania Monsignor Ciro Miniero.
Alle ore 18.00 si è proceduti con l’intronizzazione del Santo Patrono e la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Monsignore Ciro Miniero in Piazza Vittoria di Rodio.
Per i festeggiamenti sono stati coinvolti anche il Contastorie cilentano Domenico Monaco e la street band Spartanband.
I festeggiamenti del decennale, partiti il 30 luglio, proseguiranno per tutta la novena che precede i festeggiamenti di Sant’Agnello Abate dell’8 agosto, e fino al 9 agosto quando si terrà la cerimonia conclusiva dei festeggiamenti.
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