Ogni anno il caldo del Cilento riversa molti turisti e residenti sulle spiagge cilentane. Ad essere già frequentata anche la spiaggia del Troncone, a Marina di Camerota, sempre più meta del turismo naturista italiano e internazionale. La spiaggia è sempre più meta dei raduni naturisti organizzati dall’Associazione Naturisti Campania, già UniCampania, svolti anche con il patrocinio del comune di Camerota.
I raduni naturisti nel Cilento si tengono a Cala Finocchiaro di Marina di Camerota, conosciuta anche come spiaggia del Troncone.
La Spiaggia del Troncone di Marina di Camerota, dove si trova e come arrivare
Gli anni passati l’UniCampania non ha risparmiato meriti al Comune di Camerota: «Grazie alla lungimiranza dell’amministrazione comunale si è potuto organizzare l’evento, in questa perla del Cilento, unica meta dove si respira un turismo naturista europeo» e alle bellezze della spiaggia del Troncone: «Le acque cristalline, una lingua di spiaggia selvaggia, una natura incontaminata sono il biglietto da visita del raduno». Spiegava De Gennaro nel 2014, allora presidente dell’UniCampania.
«E’ una grande soddisfazione aver realizzato in Campania una realtà così bella, visto che in Italia il naturismo è ancora penalizzato dalla legge 726 /1982, perdendo un indotto economico molto importante. Basti pensare che con il naturismo la Francia realizza un fatturato di circa 120-140 milioni di euro l’anno con un alto valore aggiunto per l’occupazione. Per fortuna, ci sono contesti come questi di Camerota che riscattano tutta l’Italia. Ed è un importante che questo riscatto parta dal sud Italia, dalla Campania, da Marina di Camerota». Così l’UniCampania nel 2014.
Cala Finocchiaro chiamata anche spiaggia del Troncone è l’unico arenile del sud Italia in cui si può andare ‘legalmente’ a mare senza veli. Nella penisola italiana solo altre 3 spiagge offrono questa opportunità. Una spiaggia che nel corso degli anni è divenuta meta ambita dei turisti naturisti grazie alle bellezze che offre la natura, alla fortuna di ricadere all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, patrimonio dell’Unesco e, soprattutto, grazie alla delibera n°80 del 21 aprile del 2011 con la quale si è resa legale la pratica del naturismo, nonostante fosse già praticata da diversi anni.
«Il raduno intende promuovere e diffondere la pratica del naturismo in Italia e premiare quelle amministrazioni comunali che hanno legittimato alcune spiagge, consentendo l’accesso all’utenza turistica naturista» spiega l’UniCampania.
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