La Fattoria Albamarina ha il Cilento dentro. Sorge a Centola, a due passi dal mare blu di Palinuro, in un territorio che ospita vigneti da almeno quattrocento anni.
Da Petronio a Papa Farnese, ai documenti dell’epoca, risulta che buona parte del territorio di Centola producesse un vino che piaceva ai Papi, tanto da non mancare mai sulle tavole in Vaticano. Nel nome dell’azienda, il patron Mario Notaroberto racconta anche un altro amore, quello per Marina, sua moglie. Custode della terra, visionario e resiliente, integro e caparbio, come i suoi vini, originario di Castinatelli di Futani, da trent’anni Mario vive tra il Cilento e il Lussemburgo, dove i figli Dario e Livio hanno un ristorante. Non ha mai reciso il cordone affettivo che lo lega alla sua nascita contadina. Nel 2008 ha deciso di riprendere in mano le radici, non solo vitivinicole, di un territorio ricco di storia e cultura, per farne un’azienda oggi conosciuta in tutta Europa per la qualità dei suoi vini.
Basta osservare la sua geografia del territorio per comprendere la ricchezza dei sapori: un ponte tra il mar Tirreno meridionale e il monte Gelbison, la montagna sacra. Una terra attraversata, nei secoli, da popoli e culture diversissime, le cui tracce si ritrovano ancora oggi nelle usanze e nel temperamento della sua gente. È qui che approdò la coltura della vite. La viticoltura nel Cilento affonda le sue radici nell’antica tradizione ellenica. È da qui che si diffuse ed è qui che, grappolo dopo grappolo, si raccolgono i frutti di una alta tradizione di qualità.
L’azienda Albamarina produce cinque etichette, da pochi giorni sono diventate sei: due vini di aglianico, due bianchi di fiano ed un rosato da aglianico: dal Valmezzana Dop Cilento, al Primula IGP Paestum, dall’Agriddi IGP Campania al Futos IGP Paestum, fino al Maricine’ rosato Paestum Igp, dedicato alla moglie Marina, che è stato messo in produzione nel 2016.
L’ultimo nato è Palimiento, un bianco che ha fatto circa 18 mesi di barrique. Il Palimiento è un ultimo arrivato «speciale», come lo definisce Mario, con il quale ha deciso di omaggiare il palmiento, la vasca in pietra rupestre dove in passato si faceva il vino, ritrovata a Novi Velia.
Solo una parte dei terreni di proprietà, affacciati sul mare e protetti dal Gelbison, sono destinati alla viticoltura, i restanti producono olio extravergine d’oliva d’eccellenza e ortofrutta. Tra questi e folta macchia mediterranea, la famiglia Notaroberto ha realizzato un residence, il Malida House, con appartamenti e una fattoria didattica che ospita conigli, colombi, galline, tacchini, pecore, capre, asini e cani corso, che fanno compagnia a chi vuole godersi un po’ di relax, nel cuore del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
©Riproduzione Riservata
Le sagre e gli eventi nel Cilento nel 2024 prendono già forma. Il 2024 conferma…
Giuseppe Spagnuolo, il simbolo di Roscigno Vecchia, è morto il 19 gennaio 2024. L'uomo non…
La Badia di Santa Maria si trova a Pattano, una delle frazioni di Vallo della…
Il Meeting del Mare a Marina di Camerota, nel Cilento, ritorna protagonista dall'1 al 3 giugno nella…
Scopriamo le Bandiere Blu 2023 nel Cilento. La costa cilentana ogni anno riceve numerose Bandiere Blu, riconoscimenti…
Il Festival degli antichi Suoni di Novi Velia è uno degli eventi più noti e attesi…